31.10.13

Due gesti e...

Alla fine del mio primo incontro
Di orientamento presso un liceo romano
Un ragazzo
Che avevo notato attento alle mie parole
E alle mie intenzioni
Nascosto un po' da una colonna
Ha voluto comunicarmi
Con due gesti
Cosa ne pensa di quello che ho detto e di me.

Pollice verso l'alto
E poi si è battuto il pugno destro
Due volte
Sul cuore.

Gli ho fatto capire di aver capito
E gli ho sorriso.

A volte
Basta proprio poco per sentirsi felici.

A ripensarci, mi torna il sorriso...
^___^

26.10.13

Tempo studio piacere senza virgole

Ho stabilito
Finalmente
Cioè solo al quinto anno di studi
Una metodica di studio
Puntuale o quasi.
Per ora cioé ho stabilito:
- quale materia delle tre studiare
- quando nell'arco della giornata
- dove farlo quando posso scegliere.

Mi manca il quanto studiare
Considerando che
So già che in 60'
Studio circa dieci pagine.
Quindi quante pagine o pgf o capitoli fare nel tempo disponibile come obiettivo intermedio.

Altro problema è: faccio riassunto o scrivo concetto a fianco del pgf o faccio uno schema?

Ogni materia mi fa scattare dentro questa domanda
Che resta lì a disturbarmi sempre
Perchè ogni volta che sottolineo
La mia vocina mi dice che questo è
Importante e me lo devo ricordare
Lo sottolineo
Scrivo a fianco della pagina la parola
Che sintetizza il concetto espresso nel pezzo di pagina dove non va a capo
E poi mi scordo tutto
In attesa di un momento in cui mi dirò
Che devo memorizzare.
Momento che si fa più forte solo
Prima o poco prima della data dell'esame.

Concentrazione e metodo di studio.
Ecco l'ennesima area che potrei sviluppare
In chi si rivolgerà a me come psicologa-orientatrice-tutor.....

Mi rendo conto che tutti gli studenti hanno lo stesso problema e c'è chi ha trovato la sua soluzione e chi no.

Ma esiste una soluzione o soluzioni diverse?
In base alla persona o in base alla materia?
Metodo di studio..nota bene....da fare!

12.10.13

Non so proprio che fare...

Ieri sera, alla cena, eravamo in 16.
Il database ha raggiunto i 150 iscritti (e chissà quanti ne ho tolti già
perchè non venivano più).

Da 16 prenotati certi, siamo diventati meno di 10
e poi ci siamo dovuti stringere sui tavoli,
perchè non c'entravamo più.

Un sacco di persone dicono che che vengono e
poi non vengono.
Non so mai quanti cazzo siamo
e questa cosa mi mette in difficoltà
e non so come gestirla.

L'organizzazione di queste "cene" è gratuita,
ma non viene presa per niente sul serio,
come se "gratis=nulla".

Anche il servizio di alloggi che offro
dove lavoro, una agenzia se lo farebbe pagare
caro e vedi la gente come ti avvisa
se poi affitta.
A me, che lo faccio gratis,
non mi dicono un cazzo.
Gratis=nulla.

Il servizio alloggi non lo faccio più.
sticazzi.

Ma con le cene non so proprio
come creare "una regola"...
sembra che se la gente non paga,
non è contenta.

De facto, non posso farli pagare,
nè posso eliminare tutti quelli che danno buca,
perchè non voglio.

Come faccio a far sì che ritengano più seria
la prenotazione?
Come faccio a far sì che vengano in maggior numero?
anche se, il numero per me, così, 16-20 presenti,
per me va benissimo...

Boh... la prossima cena la faccio a breve...
vediamo che succede...
forse sbaglio nel farne solo una al mese
(l'ultima è stata fatta il 2 agosto)...

Cazzo è marketing... Ho il target
e non riesco a fidelizzarlo!
come si fa????

6.10.13

scontro involontario

Lo dico sempre che sono brava,
che valgo moooolto di più di 1100 euro al mese.
Lo dico sempre che, se volessi e soprattutgto se ne avessi il coraggio,
potrei fare la consulente aziendale,
la consulenze personale,
perchè so un sacco di cose in un sacco di campi dell'economia.

però, lo sai meglio di me, che tra il dire il fare,
tra il fare qui ed ora ed il progettare, pianificare,
alzare la testa...c'e' di mezzo il mare.

E a me è sempre mancata questa qualità.
Non che non ce la abbia, anzi... ma non credodi avere la capacità di attuarla.

Ho sempre avuto paura di essere l'imprenditrice di me stessa.
Qualsiasi cretino mette su una impresa, io no.

Sto cambiando.
Il fatto stesso che sono socura che riuscirò ad esercitare la professione di psicologa,
ne è la prova. Vedo le porte aprirsi dinanzi a me e
piano piano faccio un passetto in avanti ogni giorno...

ieri sera, eravamo in due, a combattere con i nostri demoni.

Io con la scusa di farlo per lei, lei con la scusa che io glielo facevo vedere,
ci siamo messe lì ad affrontare le nostre paure.

Io ero terrorizzata dal fermarmi, terrorizzata
dal vedere svanire in un attimo la scia del genio che mi stava pervadendo.
Ero in piena fase creativa, senza ordine, mi uscivano idee su idee,
e lei dapprima era contenta, poi ad un certo punto
non mi ha seguito più.

Era come se stessi costruendo un puzzle e fossi ancora agli angoli
eppure lei si è sentita già "dal corniciaio"...

Io ho continuato, pur di non fermarmi
e lei si è sentita sempre più minacciata
finchè ha dovuto aggredirmi
(verbalmente ovvio)
per fermarmi.

Non mi ero accorta di lei e poi stavo ancora cercando gli angoli.
Non vedevo minacce per nessuno in quel momento.

Invece lei sì.

E' andata via di corsa, come se casa mia scottasse,
come se io fossi il demonio.
O il suo demone impersonificato.

Io sono rimasta basita, annichilita, impotente, non sentivo nulla dentro.
S mi ha detto che certe volte, quando vengo mincacciata,
ho questa reazione...freezeng... ieri sera ero così: congelata.

Di fronte alle ingiurie ed alla aggressione di lei
non mi sentivo offesa, ma confusa,
perchè non capivo dove fosse
il suo problema.
vedevo solo il mio ...ovvio...
ma lei non faceva che accusarmi di non essere lì per lei, ma per me,
ma non mi diceva cosa voleva, era diventata impenetrabile.

Era vero. Io ero così intenta nel dimostrare al mio di demone
che invece sono "capace", che mi ero dimenticata di lei...

anche se, in effetti, ero ancora ferma agòli angoli...anche se
si sa
trovati gli angoli
il puzzle è pressochè fatto!

Stamattina ero ancora stranita, lo sono ancora.
Tra me e lei tutto ok. Lei elaborerà, io
oggi ho preso tutti i libri di marketing che ho a casa
e cerco di capire come so le cose che so
e cerco di strutturarle.

La cosa interessante è che tutto quello che sto facendo per lei
poi
dovrò farlo per me, quando sarò psicologa...

Devo solo decidere se Psicologa dello sport, psicologa per l'orientamento,
psicologa clinica, psicolga per i disturbi del comportamento incontrollato,
psicologa per la bulimia bnervosa, psicologa ... uff...

quindi adesso devo recuperare il file che ho fatto a lei tempo fa,
unirlo con quello di ieri, e procedere ad un vero e proprio
Business plan...

Però sono convinta di due cose:
che la paura è un pensiero e che, come tale, si può modificare
e che non esistono problemi, ma solo soluzioni.

Saranno frasi fatte, ma 20 anni di lavoro sulle spalle
cominciano ad avere il loro peso...